Scoperta “la particella di dio”
Gli scienziati del Cern esultano, praticamente hanno scoperto il bosone di Higgs, la “particella di dio” che spiega come mai tutte le cose nell’universo hanno una massa, la particella che mancava per capire come è fatto l’universo secondo il modello Standard concepito dai fisici.
L’annuncio è stato dato questa mattina dal Cern e la scoperta è stata realizzata dai due esperimenti di punta di Lhc, Atlas e Cms. Il margine di sicurezza dei dati mostrati oggi dal Cern è pari al 99,999%. Insomma X è stato trovato. L’annuncio del Cern arriva in apertura del maggiore congresso di fisica delle particelle che prende l’avvio oggi a Melbourne, in Australia.
Anche lo champagne è pronto per festeggiare quella che per molti è la più grande scoperta scientifica degli ultimi 100 anni. “I risultati sono preliminari ma il segnale a 5 sigma intorno ai 125 GeV che abbiamo visto è incredibile. È l’indizio di una nuova particella” afferma Joe Incandela, responsabile dell’esperimento Cms che, pur mantenendo ancora un velo di cautela, aggiunge secco: “Sappiamo che deve essere un bosone ed è il bosone più pesante che abbiamo mai visto”. Incandela sottolinea che le ricerche continueranno, certo, perchè “le implicazioni” di questa scoperta “sono assolutamente significative” motivo per “essere estremamente diligenti in tutte le nostre verifiche e studi” aggiunge ancora lo scienziato. Ma il dado è tratto.
“I dati sono basati su studi realizzati nel 2011 e nel 2012 che sono ancora sotto analisi e la pubblicazione dei risultati di queste ricerche è attesa per la fine di luglio” spiega il Cern che ha scelto di rendere pubblici i risultati oggi proprio mentre anche oltreoceano la comunità dei fisici che lavora all’acceleratore di particelle Tevatron nell’Illinois, in Usa, ha annunciato di avere a sua volta scoperto una particella che coincide con le caratteristiche di Higgs. La certezza dell’osservazione dei fisici del Tevatron è pari al 90%.
Così il Cern, forte del suo 99,999% ha deciso di non aspettare oltre.