Giuseppe Ferraro viene istituito lettore. La partecipazione della comunità di Santa Rosa

Giuseppe Ferraro viene istituito lettore. La partecipazione della comunità di Santa Rosa

articolo ripreso da portalecce

A sei mesi di distanza dall’Ammissione agli ordini sacri è giunto il momento per il seminarista Giuseppe Ferraro del conferimento del ministero del lettorato domenica 10 marzo nella cappella maggiore del seminario regionale di Molfetta, ulteriore tappa di avvicinamento alle ordinazioni diaconale e presbiterale.

 

 

 

Era il 10 settembre 2023 quando, nella chiesa parrocchiale di Santa Rosa a Lecce, in presenza dell’arcivescovo Michele Seccia, Giuseppe pronunciava il suo primo eccomi di fronte a Dio che lo ammetteva tra i candidati agli ordini sacri.

Domenica a Molfetta verranno istituiti dodici lettori e dieci accoliti durante la celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo di Cerignola-Ascoli Satriano, mons. Fabio Ciollaro, fra loro ci sarà anche Giuseppe cui verrà conferito, per l’appunto, il ministero del lettorato. Il lettore, istituito è il ministro della proclamazione della Parola: deve “proclamare”, cioè “dire a voce alta, a nome di un altro, a favore degli altri“. Proclamazione è simile a “risurrezione”: la testimonianza, sepolta nella pagina scritta, risorge e si fa di nuovo parola viva

Giuseppe Ferraro, pur non essendo leccese di origini, vive nella comunità di Santa Rosa a Lecce ormai da alcuni anni e qui, sotto la guida del parroco don Damiano Madaro, ha iniziato il suo discernimento vocazionale. Giuseppe è nato a Palermo il 5 maggio del 1980 ed è già laureato in economia e commercio. È entrato nel seminario regionale di Molfetta nel 2019 per frequentare l’anno propedeutico. L’anno successivo, per meglio comprendere il progetto di Dio su di lui, ha iniziato il percorso formativo e accademico sempre a Molfetta.

Saranno al fianco di Giuseppe, in questa speciale occasione, don Damiano insieme a un gruppo di parrocchiani di Santa Rosa che da sempre lo seguono e guidano nella sua formazione e nel servizio alla comunità, segno di tutta una parrocchia che lo accompagna con gioia e preghiera nella chiamata a servire con amore il Signore la Chiesa nel futuro ministero presbiterale.

 

 

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