Don Angelo sacerdote per sempre: perdonami per ciò che è stato. Eccomi per ciò che sarà

Don Angelo sacerdote per sempre: perdonami per ciò che è stato. Eccomi per ciò che sarà

Non è stato un sabato qualunque per la comunità di San Cesario di Lecce, che ha ricevuto un nuovo dono di grazia. Don Angelo Rizzo, ancora per molti è difficile sentirlo chiamare così, ora è sacerdote in eterno.

Mesi, settimane e giorni di intensi preparativi hanno trovato il culmine nella giornata di ieri, in cui come ha detto don Luciano Forcignanò, parroco della parrocchia di Sant’Antonio di Padova, all’inizio della celebrazione: “Angelo ha saputo dire un Sì convinto, e oggi sono i suoi genitori a presentarlo davanti al Signore e all’intera comunità” richiamando poi la figura di don Giuseppe Tondo, che nella sua vita ha fondato e costruito una parrocchia benedetta del Signore, perchè “le numerose vocazioni che si sono succedute nel corso degli anni rappresentano il frutto dell’esempio del suo sacerdozio”.

Poi i canti, le letture hanno preso il sopravvento annunciando come le grandezza di Dio si fa voce dei più piccoli. “Stupisce – ha affermato don Gianni Caliandro, rettore del seminario di Molfetta, presentando al vescovo il giovane diacono – come le scelte siano state fatte precocemente, già a sette anni Angelo rispondeva alle maestre che il suo più grande sogno era quello di diventare prete”. Parlando poi dell’esperienza di maturità e di crescita affrontanta nel corso degli anni di formazione in seminario, del suo stile serio e dignitoso ha augurato all’ordinando:” Prima di essere pastore occorre che tu sia pescatore”

“Rendiamo grazie alla Santissima Trinità che continua a rivelarsi a noi sorprendendoci, non diamo tutto per scontato – ha esordito mons. Michele Seccia nella sua omelia -. Chi guida la nostra vita, chi ispira le nostre scelte? Chi può conoscere se non Dio solo! Anche se tante realtà hanno contribuito a confermare ciò che proveniva dal cuore di Angelo, la meta non è l’ordinazione ma è una tappa performante”. Rivolgendosi poi al neo-sacerdote ha concluso: “Ciò che vivi oggi è una tappa che ti modella la vita solo se credi a ciò che fai in ogni celebrazione eucaristica. Allora sarà così che diventerai pescatore e pastore di uomini”.

Presenti alla celebrazione, per condividere la gioia di questo momento, erano presenti i familiari, le Suore Salesiane dei Sacri Cuori, i seminaristi e gli amici che con lui hanno condiviso il cammino, le autorità civili locali tra cui il sindaco Fernando Coppola che non ha fatto mancare il suo pensiero: “Se oggi la Chiesa e la comunità cittadina accolgono questo frutto è merito del nostro arcivescovo, al quale esprimiamo la nostra più viva gratitudine, perchè la sua profondità spirituale ha colpito tutti i cittadini di San Cesario, e ai nostri parroci don Luciano, don Gino e anche don Giorgio che hanno accompagnato don Angelo. Possa il suo Sì essere quello di un’intera comunità”.

Emozionato nel suo grande giorno don Angelo ha ringraziato, al termine della solenne celebrazione, i suoi genitori e la comunità, ricordando i presepi del nonno Angelino e la fede semplice dei nonni, ricordando i pastori che ha incontrato nella vita. “Si diviene preti per mezzo della tua grazia, benedici tutti i giovani che rispondono alla tua chiamata. Ricompensa con il Tuo amore chi ha speso il suo tempo per me, poichè per mezzo di loro si è espressa la tua provvidenza. Perdonami per ciò che è stato, Signore. Eccomi per ciò che sarà. Grazie!”.

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