Legami di ordine evangelico, primo fra tutti quello della carità fraterna, perché la missione che Cristo ha affidato alla sua Chiesa non è di ordine politico, né sociale, né economico, bensì, di ordine religioso. E’ indubbio che proprio da questa missione religiosa scaturiscono compiti e forze che possono contribuire ad edificare la comunità degli uomini secondo la legge divina [4].
Nel parlare di carità diventa inevitabile il riferimento al ministero episcopale di mons. Nicola Riezzo. La carità pastorale, infatti, è la nota unificante della vita del vescovo Nicola, gravata da tanti oneri e piena di molteplici impegni. Vivendo in modo esemplare la dimensione interiore della carità, il presule si prodiga quotidianamente per il clero e il popolo che gli è stato affidato. Il suo spirito è quello di Cristo buon pastore che ha dato la vita per il suo gregge.
La carità si traduce in Riezzo in un impegno di costante animazione della comunità affinché essa possa realizzare una vita in piena comunione con il Signore e con i fratelli.
Continuando a riflettere sugli insegnamenti pastorali contenuti nel documento Evangelizzazione e promozione umana alla luce del magistero della Chiesa: sintesi teologica, notiamo che il vescovo Nicola Riezzo fa presente che molti cristiani, anche generosi e sensibili alle questioni drammatiche che racchiude il problema della liberazione, hanno spesso la tentazione di ridurre la missione della Chiesa alle dimensioni di un progetto spiccatamente temporale e i suoi compiti ad un disegno esclusivamente antropologico. Costoro giungono a considerare la salvezza come un benessere materiale, traducono le attività della Sposa di Cristo in iniziative di ordine politico e sociale e non danno alcun rilievo alla sua dimensione spirituale e religiosa.
Per quanto appena detto, Nicola Riezzo nel suo documento sopra citato, afferma con convinzione che la promozione umana esige una necessaria conversione. Per facilitare tale conversione la Chiesa sollecita la realizzazione di strutture più rispettose della persona, più giuste e meno oppressive. Nello stesso tempo, però, la Chiesa è convinta che anche i migliori sistemi idealizzati non sono sufficienti ad auspicare la venuta del Regno di Dio, qualora le cattive inclinazioni del cuore umano non sono risanate. In conformità con il magistero, allora, il vescovo Riezzo sollecita la necessità di una conversione del cuore e della mente in tutti coloro che provvedono a tali strutture e le dominano.
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