ATTI ANNO 1975 III: IL RITUALE DEL SACRAMENTO DELL’UNZIONE DEGLI INFERMI (PUNTI DI MEDITAZIONE)
L’Unzione degli infermi è il sacramento istituito da Gesù Cristo e fatto conoscere nell’ epistola di S. Giacomo, nel quale la Chiesa raccomanda il cristiano ammalato al Signore sofferente e glorificato, affinché, mediante la grazia dello Spirito Santo, gli dia sollievo e salvezza e (come effetto secondario) anche il perdono dei peccati.
“Questo sacramento conferisce al malato la grazia dello Spirito Santo; tutto l’uomo ne riceve aiuto per la sua salvezza, si senti rinfrancato dalla fiducia in Dio e ottiene forze nuove contro le tentazioni del maligno e l’ansietà della morte; egli può non solo sopportare validamente il male, ma combatterlo, e conseguire anche la salute, qualora ne derivasse un vantaggio per la sua salvezza spirituale; il sacramento dona inoltre, se necessario, il perdono dei peccati e porta a termine il cammino penitenziale del cristiano” (R. n.6).
Il ministro dell’Unzione
IL MINISTRO PRINCIPALE dell’Unzione è Gesù Cristo, come per tutti i sacramenti (R. n.25). L’Unzione è un’azione di Cristo risorto nella vita dell’ammalato.
IL MINISTRO SECONDARIO, che agisce in persona di Gesù Cristo, è validamente soltanto il sacerdote, che abbia l’intenzione di amministrare il sacramento dell’Unzione. (R. n.16).
Inoltre nel ministro secondario è obbligatorio lo stato di grazia, e la fede cristiana particolarmente nel sacramento dell’Unzione (R. n.7).
+ NICOLA RIEZZO Arcivescovo
(Da L’Eco Idruntina n.3 – marzo 1975)
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