Verso la Giornata del fratello detenuto. Un appello dal cappellano di Borgo San Nicola
articolo ripreso da portalecce
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- di Francesco Capoccia
- Categoria: vita diocesana
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La prossima prima domenica di marzo si celebra anche nella Chiesa di Lecce, la Giornata del fratello detenuto ed è l’occasione per fermarsi a pregare e sensibilizzare verso le problematiche della reclusione e trovare un ponte tra la comunità diocesana e quanti, per vari motivi, hanno sbagliato durante il percorso della loro vita e si trovano reclusi, privi della loro libertà.
Per questo, in vista della Giornata, tutte le comunità parrocchiali sono invitate con le loro realtà a un particolare momento di preghiera per i fratelli detenuti e, per una più concreta vicinanza e assistenza, il cappellano del carcere, Padre Angelo e l’associazione di volontariato carcerario Comunità Speranza, chiedono a tutte le comunità della diocesi di farsi sentire vicine, nelle loro possibilità, inviando aiuti e sostegni per le detenute e i detenuti più indigenti e con più difficoltà.
In particolare, si necessita di tutti i prodotti per l’igiene personale, capi di vestiario, anche usati, per decoro di chi li dona e di chi li riceve ovviamente in buone condizioni e puliti, in quanto dopo i relativi controlli da parte della polizia penitenziaria, saranno consegnati alle sorelle e ai fratelli detenuti. Occorrono in particolar modo tute, accappatoi, giubbini non imbottiti e senza cappuccio, pantaloni, maglioni, asciugamani, biancheria.
Questo può essere un vero segno concreto di vicinanza e sostegno per chi si trova a scontare la propria pena dinanzi alla giustizia per riacquisire dignità e un posto onesto nella nostra società, che non è altro che la finalità degli istituti penitenziari oltre che il nostro obiettivo come cristiani e in questo particolare giorno far si che ogni giorno non prevalga il pregiudizio, ma uno sguardo compassionevole e misericordioso verso i nostri fratelli e sorelle.