L’intervento dell’Arcivescovo alla III Assemblea Diocesana
4. Vorrei spendere una parola sui primi due capitoli della lettera pastorale che vogliono essere un invito alle comunità e ai singoli a privilegiare un cammino di preparazione al dono del Signore che nella persona del Vescovo viene a visitarvi, a sostenere il vostro cammino di fede e a confermarvi nella stessa.
I prossimi tre anni mi vedranno pellegrino in mezzo a voi, sulle vostre strade, nelle vostre case. Continuerò a privilegiare in maniera direi più diretta, l’incontro con i tanti, pochi che potranno avvicinarsi per farvi gustare, spero di riuscirci, la tenerezza con cui Cristo Gesù, l’unico vero bel Pastore, si dona a noi.
Sentirò e mi sforzerò di non disattendere le caratteristiche del pastore per il suo popolo, che leggiamo nelle parole dell’Apostolo Pietro nella sua prima lettera: “Pascete il gregge di Dio che vi è affidato, sorvegliandolo non perché costretti ma volentieri, come piace a Dio, non per vergognoso interesse, ma con animo generoso, non come padroni delle persone a voi affidate, ma facendovi modelli del gregge” (IPt5,2-3).