La Riflessione settimanale dell’Arcivescovo

La Riflessione settimanale dell’Arcivescovo

Chiamati al…silenzio

Può sembrare strano il titolo di questa mia riflessione settimanale. Quale silenzio? E perché? È il silenzio di chi cerca di mettere a tacere le tante voci e il molto bailamme della vita di ogni giorno per trovare lo spazio e il tempo in cui le voci di dentro non si confondano e non siano risucchiate e annullate dai tanti frastuoni che assordano e disorientano.

In questa settimana ho scelto, con un significativo gruppo di Sacerdoti, di seguire l’esempio di Gesù che molto spesso, come ci narrano i vangeli, cercato, pressato e osannato dalle folle dopo aver compiuto qualche miracolo, lascia tutto e si ritira in luoghi deserti tutto solo per crearsi lo spazio del silenzio che garantiva il colloquio con il Padre.

Sono giorni in cui il silenzio ci aiuta all’ascolto delle voci di dentro che ci impegnano in un colloquio con Dio non sterile, un ascolto che ci offre un quadro inedito della nostra vita, dei nostri impegni, e della qualità delle nostre fedeltà.

Sant’Ignazio di Loyola ha dato contenuti e forme a questi giorni con il nome di “esercizi spirituali”. Con un termine mutuato dal linguaggio informatico, potremmo dire che sono giorni che ci aiutano a ‘resettare’ , a mettere ordine, a rimettere al centro della nostra vita le ‘cose di Dio’, anzi a restituire a Lui la signoria della nostra vita.

E tutto questo è possibile grazie al silenzio esteriore ed interiore con la guida di un maestro dello spirito che accompagna questo singolare percorso teso a ritrovare e a restituire il gusto e la bellezza di un progetto che ci è stato consegnato e che non può accontentarsi di superficiali accomodamenti e stanche abitudini.

L’esperienza degli ‘esercizi spirituali’ diventa pertanto un momento importante perché lo spazio del silenzio trovi nuovi ‘adepti’ interessati all’ascolto della Voce e delle ‘voci di dentro’.

+Domenico d’Ambrosio

arcivescovo

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