JUBILAEUM ORONTIANUM LYCIENSE. ‘Le conversazioni di Sant’Anna’ con Raffaele Gorgoni

JUBILAEUM ORONTIANUM LYCIENSE. ‘Le conversazioni di Sant’Anna’ con Raffaele Gorgoni

articolo ripreso da portalecce
e scritto da Andrea Pino

Continuano, nella chiesa di Sant’Anna a Lecce, gli incontri “Le conversazioni di Sant’Anna”, promossi dall’associazione Antonio Pignatelli in collaborazione con l’associazione Festinamente.

 

 

 

Domani 8 maggio, alle 19.45, ci sarà la presentazione del libro “L’oratorio della peste. Il segreto di Lecce” del giornalista e scrittore Raffaele Gorgoni. A dialogare con l’autore la docente di storia dell’arte e giornalista Maria Agostinacchio (ingresso libero fino ad esaurimento dei posti).

L’appuntamento rientra nell’Anno Giubilare Oronziano, indetto dall’Arcidiocesi di Lecce in occasione dei duemila anni dalla nascita del primo vescovo e martire della città (Sant’Oronzo), attestata, secondo le fonti più accreditate, nel 22 d. C.   

“L’Oratorio della Peste. Il segreto di Lecce”, edito da Besa, è la seconda prova narrativa di Raffaele Gorgoni, dopo “Lo scriba di Càsole”. Nel cuore di una città così lontana da confinare con le fiabe e le leggende, si intrecciano le storie raccontate in questo romanzo. Una singolare coincidenza temporale lega tre eventi molto lontani: l’instaurazione del protettorato di Sant’Oronzo sulla Terra d’Otranto, la cacciata di Baruch Spinoza dalla comunità ebraica di Amsterdam e la creazione de Las Meninas di Velásquez.

Il filo che lega questi eventi si aggroviglierà in un nodo di pensieri che fonderà la grande stagione della fioritura barocca di Lecce, quella seconda metà del Seicento che rappresenterà per la città salentina el Siglo de Oro!.

Al centro della trama l’Oratorio della Peste, un luogo segreto, nascosto nel cuore della città, tra i lussureggianti giardini dei palazzi aristocratici, al riparo da occhi indiscreti, dove nobili, borghesi, religiosi, artisti e avventurieri congiurano per sottrarre la città a ogni ingerenza esterna, per difenderne l’alterità, per costruire quella separatezza di Lecce che, ancora oggi, è parte integrante della sua inafferrabile identità.

Ingresso libero fino ad esaurimento posti

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