Il progetto dell’Ateneo islamico a Lecce

Il progetto dell’Ateneo islamico a Lecce

Rispetto, dialogo e tolleranza verso ogni Fede…L’attuale dibattito non ci coinvolge

 

In atteggiamento di fraterno e rispettoso dialogo con tutti secondo lo spirito del Concilio Vati­cano II, la Chiesa leccese segue con attenzione il dibattito in corso sulla possibile istituzione di un ateneo islamico, ribadendo di non essere stata interessata riguardo a tale ipotesi, di non aver preso alcuna posizione e soprattutto di non cono­scerne il progetto culturale con i relativi statuti, principi ed ordinamenti. È soprattutto interessante, però, l’atteggiamento di disponibilità all’incontro fraterno che l’Arcive­scovo Mons. D’Ambrosio testimonia nei confronti con quanti fanno riferimento alla fede musulmana, nell’osservazione, pur sofferta, per la constata­zione che in alcune parti del mondo i cristiani non godono di reciproca libertà religiosa e che la possibilità di esprimere la propria religiosità è parte integrante del rispetto dovuto ad ogni persona. È molto apprezzabile, pertanto, sapere che benevole relazioni con tutti sono già in atto e che emergono, anzi, comportamenti d’amichevole prossimità già concretizzati con rappresentanti locali d’ogni reli­gione, nella convinzione che i contatti, la vicinanza umana e solidale e la fratellanza sono alla base di ogni relazione.

È ancora vivo in città il dibattito circa l’annun­ciato progetto di una possibile istituzione di un’Università islamica a Lecce. A tal proposito,  si precisa che né l’Arcidiocesi né l’Arcivescovo sono mai intervenuti in merito: stupisce perciò che alcuni articoli, riflessioni e dichiarazioni sulla stampa di esponenti del nostro territorio riportino l’“apertura” di questa Chiesa locale. L’Arcivescovo Domenico Umberto D’Ambrosio, rispondendo nei giorni scorsi ad una preoccupa­zione a lui manifestata in un veloce incontro con una persona al termine di una celebrazione in una parrocchia della città, ha semplicemente dichia­rato: “Siamo aperti alla tolleranza religiosa”; inoltre: “siamo in un mondo globalizzato in cui bisogna accettare la libera espressione altrui. E lo facciamo anche quando gli altri non lo permet­tono a noi”. Concetti da sempre cari alla Chiesa Cattolica, all’Arcidiocesi di Lecce e all’Arcive­scovo, che certamente non costituiscono assenso o dissenso per un’opera nella quale l’Istituzione ecclesiastica non è coinvolta e della quale non si conoscono ufficialmente né la piattaforma proget­tuale, né i metodi, né gli approcci. In un tempo molto caratterizzato da rapporti non sempre facili a livello mondiale, con la comunità islamica salentina, con il suo Imam e con tutti gli amici di fede musulmana – così come con gli esponenti delle altre fedi – è in atto da tempo un percorso di reciproca conoscenza, fatto di incontri e di momenti di riflessione, che certamente conti­nueranno con amicizia e rispetto.

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