il presbiterio sia luogo di fraternità

il presbiterio sia luogo di fraternità

articolo ripreso da portalecce

Si sono conclusi ieri, 22 novembre, gli esercizi spirituali (LEGGI) che il presbiterio di Lecce ha vissuto insieme all’arcivescovo Michele Seccia (l’arcivescovo coadiutore Angelo Raffaele Panzetta era fuori diocesi perché impegnato a predicare gli esercizi spirituali al clero di Catania) nei giorni 18-22 novembre presso l’oasi “Madonna della Nova” in Ostuni.

 

 

 

 

A spezzare per i presenti la Parola con grande acume spirituale e tanta maestria che scaturiscono da un contatto intimo con il Signore, l’arcivescovo emerito di Campobasso-Bojano, Giancarlo Maria Bregantini. Quasi prendendo per mano il suo uditorio il presule ha voluto portare i presenti alla scoperta della figura di Giuseppe che viene venduto dai suoi fratelli.

L’intento, infatti, è stato quello di guardare alla bellezza del ministero sacerdotale che contiene in sé, a partire dalla sacra ordinazione, l’esperienza unica ed arricchente della fraternità, avventura che occorre sempre coltivare e per la quale bisogna investire energie umane e spirituali affinché il suo fondamento non sia da ricercare in qualità eccelse possedute dal ministro di Dio ma da un rapporto vivo e vivificante con il Maestro Gesù.

Al termine degli esercizi, infatti, così si è espresso Bregantini: “Facendoci guidare da Giuseppe abbiamo voluto guardare al valore della fraternità che spesso viene infranta o messa a dura prova per poi diventare, una volta ristabilita, l’esperienza della ricreazione nostra e del nostro essere presbiteri. Vi auguro di vivere il presbiterio come luogo di fraternità e di apprezzare la presenza del vostro vescovo come il garante di questa fraternità”.

L’arcivescovo di Lecce, ascoltatore attento e appassionato di ogni incontro tenuto dal suo confratello, al termine di questo tempo di grazia ha voluto porgere il suo personale ringraziamento a Bregantini: “Caro Padre Giancarlo ti conoscevo bene per preparazione e amabilità fin dai tempi del comune servizio alle Chiese di Abbruzzo-Molise: grazie per quanto hai voluto donare ad una parte del mio amato presbiterio; sono convinto che questi giorni ricchi della presenza del Signore saranno un bene per tutta la nostra Chiesa particolare nella quale il Maestro ci chiama ad operare”.

Per una felice coincidenza l’ultimo giorno degli esercizi è coinciso con il ritiro mensile del clero vissuto, in maniera eccezionale, nella Città Bianca.

Anche il predicatore, don Alessandro Valentino, ha focalizzato la sua attenzione e quella dei presenti sulla figura di Giuseppe per guardare ad una fraternità che non è utopia ma ricchezza e dono.

I gruppi per la conversazione nello Spirito e il pranzo in fraternità durante il quale si è festeggiato il compleanno di don Michele Giannone sono stati l’epilogo di giorni di grazia nei quali il Maestro divino è stato amico, compagno e segreto di quanti, da lui, si son lasciati guidare, provocare e convertire.

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