che si sta aprendo alla luce dell’alba

alla ricerca del Signore

che ha dato la sua vita per gli amici.

Il mio cuore è colmo di angoscia:

sono stata ai piedi della croce

con Maria, la Madre.

Ho assistito alla sua morte atroce.

Ora anche il suo sepolcro è stato violato.

Di corsa sono andata dai suoi discepoli:

hanno portato via il mio Signore

e non so dove lo hanno posto!

Pietro e il discepolo che Gesù amava

sono entrati nel sepolcro: 

hanno visto le bende per terra

e il sudario a parte, piegato con cura.

Sono tornati a casa,

sono rimasta sola nel giardino, a piangere.

Mi sono fatto coraggio

e, chinandomi, ho guardato dentro.

Meraviglia, stupore, gioia con lacrime:

due angeli in vesti bianche erano là:

Perché piangi?

Voltatami ho visto un uomo,

forse il custode del giardino

e con angoscia implorante gli ho detto:

Se hai portato via tu

il corpo del mio Signore, 

per favore, ti supplico:

Dove lo hai nascosto?

Vado io a prenderlo!

E fissando il suo volto:

Maria!

È Lui, sei tu?

Maestro, Rabbuni!

È qui, con me, il mio Signore!

Mi sono prostrata

e nel mentre tentavo di abbracciare

i suoi piedi,

ho sentito forte la sua voce:

Non mi trattenere!

Non tenere per te la tua fede:

corri, va dai miei fratelli. 

Dì loro che sono risorto!

Vivo per sempre!

Vado da mio Padre, il vostro Padre

Dal mio Dio, il vostro Dio.

Mi ha affidato l’annunzio della risurrezione.

Li ho trovati nella casa di sempre,

incerti, con una luce di speranza:

Ho visto il Signore!

Ci porta tutti al Padre

e in Lui, con il Padre

vivremo anche noi,

per sempre! 

                                                                                              + Domenico D’Ambrosio