III Catechesi di Mons. Arcivescovo per la GMG a Madrid 19 Agosto 2011

III Catechesi di Mons. Arcivescovo per la GMG a Madrid 19 Agosto 2011


  1. 1. Cari amici, cari giovani

Siamo al terzo importante momento della nostra preparazione all’incontro con il Papa che ha mosso i suoi passi rileggendo e riflettendo nel corso dell’anno  sul Messaggio che egli ha voluto inviare a voi giovani in preparazione a questo grande appuntamento che stiamo vivendo insieme a Madrid.

Mi piace partire dalla lettura di alcuni versetti della 1^ lettera di S. Giovanni Apostolo. In questa prima lettera (ne abbiamo tre scritte da Giovanni) l’Apostolo scrive alle prime comunità dell’Asia Minore (odierna Turchia) minacciate dalle divisioni e lacerazioni delle prime eresie. C’’è l’invito dell’autore Sacro a testimoniare la fede in Cristo Gesù con la rettitudine della vita che si esprime nella fedeltà al duplice comandamento della fede in Gesù e dell’amore fraterno.

In questa lettera troviamo una delle affermazioni più sconvolgenti di tutta la Bibbia: “ Dio è amore”  ( 1Giov 4, 8-16 ).

Scrivo a voi, figlioli, perché sono stati perdonati i peccati in virtù del suo nome… Scrivo a voi, giovani, perché avete vinto il maligno”.

“Scrivo a voi, figlioli, perché avete conosciuto il Padre…

Ho scritto a voi, giovani perché siete forti e la Parola di Dio rimane in voi( 1Giov 2, 12.13b.14 ).

Ho pensato a queste parole che l’Apostolo  Giovanni indirizza alle sue comunità, nel leggere e meditare il Messaggio che il Santo Padre Benedetto XVI ha indirizzato a voi e sento, nel modo con cui si rivolge a voi, la sua tenerezza e delicatezza.
Non vi chiama figlioli come Giovanni: per cinque volte siete i suoi “cari amici” e per due volte i “cari giovani”.

A voi, giovani amici, il Papa ricorda e affida compiti e responsabilità ben chiare.

Sono compiti che domandano non un impegno qualsiasi ma soprattutto la forza e la necessità della testimonianza che chiede il coinvolgimento di tutta la persona nell’annunziare e far riconoscere la presenza del Cristo e l’attualità della sua parola proprio oggi, nell’era della globalizzazione.

Il Papa vi ricorda: “Nella storia della Chiesa, i santi e i martiri hanno attinto dalla Croce gloriosa di Cristo la forza per essere fedeli a Dio fino al dono di se stessi… Quanti cristiani  sono stati e sono una testimonianza vivente della forza della fede che si esprime nella carità: sono stati artigiani di pace, promotori di giustizia, animatori di un mondo più umano, un mondo secondo Dio… La carità che scaturisce dalla fede li ha condotti ad una testimonianza molto concreta, negli atti e nelle parole” (n.5)

Condividi questo post