II Catechesi di Mons. Arcivescovo per la GMG a Madrid 18 Agosto 2011
3. Impegno con Cristo
Proclamare e riconoscere in Gesù, il Cristo, il Figlio del Dio vivente, comporta una decisa scelta di campo: bisogna stare dalla sua parte, impegnarsi con Lui e per Lui.
Impegnarsi con Cristo non significa metterlo dalla nostra parte, adattarlo o arrangiarlo ai nostri desideri, misurando con il nostro metro, obbligarlo a percorrere le nostre strade.
“Egli cammina con ognuno su tutte le nostre strade, ma non per questo sono sue le nostre strade….. Ci impegniamo a seguirlo, non a farci seguire” (Mazzolari).
Ci impegniamo a seguirlo senza guardare indietro, memori della sua parola: “Chi mette mano all’aratro e si volge indietro non è degno di me”, senza rimpianti, senza nostalgie, senza calcoli e senza la pretesa di medaglie o di riconoscimenti.
Una sola cosa gli vogliamo chiedere e attendiamo da lui: che ci tratti come Giuda: continui a chiamarci ‘amico’ anche quando stiamo per tradirlo.
Chiamati da Lui, riconosciuta la sua voce, dobbiamo seguirlo. Seguendolo non sappiamo né dove né se lo raggiungeremo. Ci basta la certezza di percorrere la sua strada, quello che ricalca le sue orme. Di sicuro ci accompagna una certezza: qualunque sia la nostra strada, non siamo più soli!
Più che mai da questo impegno a stare e a seguire Cristo, mi sembrano preziose e valide per il nuovo percorso di vita che scaturisce dall’incontro con Lui, le parole del Papa:
“ Con Lui (Cristo ) accanto sarete capaci di affrontare con coraggio e speranza le difficoltà, i problemi, anche le delusioni e le sconfitte. Vi vengono presentate proposte più facili, ma voi stessi vi accorgete che sono proposte ingannevoli, non vi danno serenità e gioia. Solo la parola di Dio ci indica la via autentica, solo la fede che ci è stata trasmessa è la luce che illumina il cammino.
Accogliete con gratitudine questo dono spirituale che avete ricevuto dalle vostre famiglie e impegnatevi a rispondere con responsabilità alla chiamata di Dio, diventando adulti nella fede.
Non credete a coloro che vi dicono che non avete bisogno degli altri per costruire la vostra vita!
Appoggiatevi, invece, alla fede dei vostri cari, alla fede della Chiesa, e ringraziate il Signore di averla ricevuta e di averla fatta vostra!” (n.2)
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