Gli Orientamenti pastorali in preparazione al matrimonio

Gli Orientamenti pastorali in preparazione al matrimonio

Gli “Orientamenti pastorali sulla preparazione al matrimonio e alla famiglia” – frutto di un ampio lavoro della Commissione Episcopale per la famiglia e la vita, con l’apporto del Servizio Nazionale per la pastorale giovanile – vengono presentati da  Mons. Enrico Solmi venerdì 9 novembre, alle 18.30, ad Assisi (Domus Pacis, Piazza Porziuncola 1), dove è in corso l’incontro dei responsabili diocesani di recente nomina della pastorale familiare.

(Testo in pdf)

“Il documento parte da lontano, dalla fiducia che la persona è capace di venire educata all’amore e alla sua dinamica coniugale, attraverso un percorso progressivo di crescita, nel quale l’uomo e la donna si fidano e si affidano l’uno all’altro per maturare, ancora oggi, la scelta di sposarsi”, spiega Mons. Solmi, che della Commissione Episcopale è Presidente.
Pur ribadendo come la preparazione al matrimonio sia un’occasione privilegiata, se non unica, nella quale affrontare i tema del Sacramento, Mons. Solmi sottolinea che essa da sola non è sufficiente: serve una comunità cristiana che, nella sue diverse componenti, educa all’amore e accompagna al matrimonio.
“Rimarcare che il soggetto di questo percorso pastorale deve essere l’intera comunità cristiana – continua il Vescovo – non si afferma un semplice luogo comune, ma una verità che, se misconosciuta, reca difficoltà rilevanti”.
In particolare, si avverte l’esigenza di una pastorale realmente integrata che veda la sinergia della pastorale giovanile e della pastorale familiare, invitate a trovare un terreno comune per tessere un piano di lavoro innovativo ed efficace.
Gli Orientamenti evidenziano che anche le fasi successive dell’innamoramento e della conoscenza reciproca del fidanzamento debbono trovare proposte nuove che si qualifichino come veri itinerari di fede: il testo chiede che siano formulati dalla comunità cristiana, che in nessun modo siano appaltati ad altri; chiede di partire almeno un anno prima delle nozze e con un minimo di dodici incontri e un’attenzione particolareggiata alle persone  dei fidanzati e alle coppie, in cammini che partano dalle loro concrete situazioni. “Siamo davanti, spesso, ad un’autentica nuova evangelizzazione – aggiunge Mons. Solmi – della quale si fa carico la Chiesa, alla pari dell’iniziazione cristiana e di altre forme di catechesi”.
Costante nel documento è pure l’attenzione a fenomeni come la convivenza e la presenza di persone di culture e religioni diverse, per una lettura veritiera della situazione attuale e per offrire linee pastorali che vi possano corrispondere in modo sereno ed efficace.

Condividi questo post