Epifania i doni per la Chiesa di Lecce: Tre Sacerdoti e un Diacono

Epifania i doni per la Chiesa di Lecce: Tre Sacerdoti e un Diacono

Il 5 Gennaio Mons. D’Ambrosio li ordinerà nell’Anniversario della sua ConSacrazione Episcopale.

Una vocazione Sacerdotale che giunge a maturazione porta dietro di sé un grande investimento di energie educative, spirituali e pastorali da parte della famiglie, della parrocchia e della diocesi. Lasciando all’iniziativa divina il dono della chia­mata a questo ministero speciale qual è il Sacerdozio ministeriale, occorre che il terreno in cui cade questo seme non sia un terreno refrattario.

Il prossimo cinque gennaio il no­stro Arcivescovo ordinerà tre nuovi presbiteri: Riccardo Calabrese, Mattia Murra, Alberto Taurino e un diacono, in cammino anch’egli per il presbiterato: Federico Andriani. Quattro famiglie e quattro comunità parrocchiali hanno generato queste quattro speciali vocazioni. Dalla testi­monianza dei rispettivi parroci risulta che l’apporto della famiglia è stato determinante; allo stesso modo si è rivelata importate la possibilità che la comunità parrocchiale ha loro offerto per un primo accompagnamento nel riconoscere la chiamata di Dio e ade­rirvi con gioia e generosità, semmai avendo accanto Sacerdoti esemplari.

La Parrocchia, a questo punto, diventa il campo di prova e di sperimentazione più genuino per allenarsi alla pre­ghiera e alla carità, prima ancora del seminario, il cui compito è quello di potenziare e affinare le virtù cristiane offrendo simultaneamente una solida formazione teologica. Riccardo, Mattia, Alberto e Fe­derico sono la prova che nella nostra diocesi il germe della vita cristiana è ancora fecondo, vitale, dotato di anticor­pi capaci di renderlo indistruttibile anche sotto i colpi di una cultura ten­denzialmente scristianizzante.

Tale constatazione lontano dal renderci tranquilli, deve acuire il desiderio di potenziare l’annuncio evangelico in ogni ambiente, privilegiando la fami­glia e rivolgerlo verso ogni categoria di persone, privilegiando i giovani. Mi permetto di sottolineare l’importanza dell’annuncio evangelico nella sua genuinità, quell’annuncio che contiene le Beatitudini del Signore e genera una fede gioiosa. La pastorale del moralismo non genera fede tantome­no genera vocazioni. Come occorre evitare una pastorale dell’attivismo e del funzionalismo che ha più il sapore dell’evasione e dell’autoreferenzialità che dell’immersione nelle profondità del cuore umano, là dove Gesù chiede ai suoi preti di gettare la rete del suo Vangelo.

Riccardo, Mattia, Alberto e Federico: quattro ragazzi dal volto so­lare, semplici e amabili nelle relazioni interpersonali, pur diversi per tanti altri aspetti, ma uniti da una gioia inconteni­bile che non può non essere contagiosa, rappresentano per la diocesi di Lecce e per le loro comunità parrocchiali un dono di inesti­mabile valore, ma rappresen­tano anche una scommessa per le stessa diocesi e parrocchie di appar­tenenza per puntare sempre più nella direzio­ne di una pastorale dell’es­senziale, della gioia evangelica e della carità senza confini. Il Sinodo sui giovani che è nella fase preparatoria, un’intuizione e un desiderio del nostro Arcivescovo, Mons. D’Ambrosio, si profila all’orizzonte come una grande scommessa della chiesa leccese.

Luigi Manca

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