Don Pasquale Matino nella Casa del Padre

Lo precedevo in età solo di un anno abbondante e di un ancor più abbondante anno di ordinazione Sacerdotale. Ma ci conoscevamo fin dal Seminario, oltre che per comuni radici cittadine anche per comune vocazione alla cultura. E nel Seminario Vescovile a fine ginnasio, e nel Regionale di Molfetta a fine liceo, allontanandoci poi per gli studi teologici perché egli optò per la facoltà di Napoli-Posillipo ed io per il Laterano.

Vivamente apprezzata è stata poi la sua attività di docente in seminario. La seconda fase dei nostri incontri avvenne a ritorno nel patrio loco per i primordi del nostro ministero Sacerdotale. Le frequentazioni anzidette non tardarono a trasformarsi in incontri proficui di vita spirituale. Soprattutto nell’ultimo biennio quando il suo male implacabile lo costrinse a tante rinunzie; ma non a quella della biblioteca diocesana.

Oggetto quasi esclusivo di questi nuovi ultimi incontri era sempre o quasi il mistero della vita oltre la morte. Illuminato dalla luce della cristiana speranza, ma talvolta anche sostenuto da qualche barlume di umana esperienza. Il trentuno gennaio ultimo scorso non erano ancora trascorsi quindici giorni dall’ultimo incontro.

Per Lui oggi imploriamo dall’Alto una luminosa giornata che non conosca occaso di sole.

Oronzo De Simone