Don Magnani a Lecce per spiegare il nuovo Messale Romano al clero che opera in diocesi

Don Magnani a Lecce per spiegare il nuovo Messale Romano al clero che opera in diocesi

articolo ripreso da portalecce

Nello spirito della quinta istruzione, Liturgiam authenticam, per la retta applicazione della Costituzione Sacrosanctum Concilium del Vaticano II che la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti ha promulgato il 28 marzo 2001, è giunta la traduzione del Messale Romano della terza editio typica.

 

 

È per questo che don Franco Magnani, già direttore dell’Ufficio liturgico nazionale,  domani 5 ottobre alle 9,30, presso il salone dell’episcopio di Lecce per presentare il Messale ai sacerdoti diocesani e religiosi al servizio della Chiesa di Lecce. Portalecce trasmetterà l’intero incontro in diretta Facebook.
“Il cammino di questa terza edizione – scrive l’arcivescovo Michele Seccia in una lettera inviata ai presbiteri – è stato quanto mai lungo e laborioso ed è durato oltre 16 anni. In questo arco di tempo i Vescovi, unitamente agli esperti del settore, ‘hanno lavorato al miglioramento del testo sotto il profilo teologico, pastorale, e stilistico, nonché alla messa a punto della presentazione del Messale’ (Nota Cei)”.
“In realtà – proegue  Seccia -, l’intenzione dell’episcopato italiano non è quello di realizzare semplicemente una nuova pubblicazione del Messale, quanto piuttosto di contribuire attraverso la celebrazione della divina liturgia, al rinnovamento della comunità ecclesiale nel solco della riforma liturgica voluta dal Vaticano II con la Costituzione Conciliare Sacrosanctum Concilium”.
“In questo tempo pandemico – conclude l’arcivescovo nella lettera – , nel ripartire pastoralmente dall’essenziale, la terza edizione del Messale, vuole richiamare l’attenzione  a noi presbiteri e agli operatori pastorali, a promuovere e  formare il nostro popolo ‘a quella piena, consapevole e attiva partecipazione alle celebrazioni liturgiche, che è richiesta dalla natura stessa della liturgia e alla quale il popolo cristiano, «stirpe eletta, sacerdozio regale, nazione santa, popolo acquistato» (1 Pt 2,9; cfr 2,4-5), ha diritto e dovere in forza del battesimo’ (SC, n.14)”.
Il Messale sarà consegnato ai parroci il 6 novembre prossimo durante la concelebrazione eucaristica nella solennità della Dedicazione della Chiesa Cattedrale anche se per decisione dell’arcivescovo Seccia, in diocesi, l’utilizzo del nuovo Messale, potrà avvenire a partire dal 28 novembre 2020, prima domenica di Avvento.

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