Degente al Dea ‘don Tonino Bello’. Migliorano le condizioni del vescovo Cristoforo Palmieri
articolo ripreso da portalecce
- Dettagli
- di Stefano Belfiore
- Categoria: vita diocesana
-
Mons. Cristoforo Palmieri, vescovo emerito della diocesi di Rrëshen, è ricoverato presso il reparto di neurochirurgia del Dipartimento accettazione e emergenza (Dea) “don Tonino Bello” di Lecce dallo scorso 18 febbraio, a seguito di una caduta accidentale presso il Centro di pastorale e cultura “Giovanni Paolo II” a Castromediano.

Palmieri vi si era recato martedì pomeriggio per partecipare al secondo appuntamento del ciclo di conferenze “325-2025: il Concilio di Nicea tra passato, presente e futuro” per assistere agli interventi di Alessandro Capone, Luigi Manca e Vincenzo Di Pilato, quando, per cause ancora in fase di accertamento, è scivolato sui gradini d’ingresso dell’ex nuovo seminario.
Le sue condizioni sono apparse subito gravi, tanto da sottoporlo a un percorso di cure sub-intensive predisposto da una équipe multidisciplinare. Da tre giorni, invece, la decisione del primario, dott. Alessandro Melatini, di trasferire il presule Palmieri, dopo la grande paura iniziale, dalla terapia intensiva al reparto di neurochirurgia in attesa di essere sottoposto ad un intervento chirurgico, eseguito dai professionisti del maxillo-facciale e della neurochirurgia, per stabilizzare le zone cranio-facciale interessate dal trauma riportato.
“Ho sentito al telefono Padre Cristoforo non appena ha lasciato la terapia intensiva – confida l’arcivescovo Michele Seccia – e sono in contatto con il cappellano per aggiornamenti sulle sue condizioni di salute. Dalla voce non mi è sembrato in gran forma ma lo spirito era quello consueto. Gli ho assicurato la preghiera, mia personale e quella della comunità diocesana, affinché presto torni completamente guarito al suo ministero in mezzo a noi”.