Dall’Archivio Diocesano/Documenti storici Oronziani

Dall’Archivio Diocesano/Documenti storici Oronziani

20 Agosto 1804 – Il Documento/Fece cessare per miracolo una furibonda tempesta salvando i marinai. 

L’OLIO BENEDETTO CHE SALVÒ I NAVIGANTI

Spesso capita nel momento in cui una persona cara viene a mancare che ognuno voglia ricordarla portando una testimonian­za di come era e cosa era capace di fare e dare. E sovente tali testimonianze non riguardano eventi altisonanti e eccezionali bensì momenti di vita assolutamente quotidiani e normali.

Il medesimo ragionamento può applicarsi alla ricerca documentaria su un determinato argomento o per­sonaggio storico, in questo caso S. Oronzo patrono della città di Lecce. Sarebbe semplice rintracciare attra­verso una attenta e puntuale ricerca documenti di grande pregio archi­vistico e di notevole impatto visivo, invece in occasione dei prossimi festeggiamenti dedicati ai protettori di Lecce si è preferito puntare l’at­tenzione su un fatto apparentemente “minore”, ma denso di significato, che spiega molto più di quanto dica, e poi sicuramente sconosciuto ai più e in quanto tale ancora più meritevo­le di essere analizzato.

lecce, chiesa di santa chiara - Copia

Lecce, Chiesa di Santa Chiara

Il documento (Archivio Capi­tolo Cattedrale in Lecce, marzo XXXVIII, n. 32) è datato 20 agosto 1804 e altro non è se non una atte­stazione da parte di alcuni naviganti, su una nave di commercio, per un miracolo ottenuto per intercessione di S. Oronzo, per mezzo del suo olio benedetto, durante una tempesta in mare. Entrando più nel dettaglio il Procura­tore della Venerabile Cappella di S. Oronzo espone come la protezione del Santo prodotto nello scorso mese di aprile, uno stupendo miracolo nelle vicinanze di Monte S. Angelo.

Essendosi sparso nel mare il Suo (di S. Oronzo) olio miracoloso, esso fece cessare subitaneamente una furibonda tempesta, che aveva messo in disperazione la vita dei marinai e le trasportate, permettendo alla nave, una volta liberata dal fortunale, di rifugiarsi in un porto sicuro.

Tutto ciò grazie al forte braccio del Santo.

Tale attestazione, prontamente pro­dotta, ha una triplice finalità:

1) provare legalmente il miracolo;

2) mantenere la memoria nel pubbli­co archivio;

3) rendere palese a tutta la provincia come possa accrescersi la devozione e lo zelo verso un tanto protettore.

Un evento che, a mio parere, do­vrebbe essere meglio conosciuto e diffuso.

 Giacomo Cominotti


22 Agosto 1818/IL DECRETO DELLA CONGREGAZIONE DEI RITI …

“LA FESTA SIA IL 26 AGOSTO” 

Il Papa Clemente XIV, nell’udien­za del 3 Febbraio 1772, concede l’indulgenza plenaria alla diocesi di Lecce per tutta l’ottava in onore di Sant’Oronzo. Da tale momento in poi e nel tempo futuro i fedeli, durante i giorni di preparazione alla Festa dei Santi Patroni, ed in particolare nel giorno della loro solennità, possono ottenere l’indulgenza plenaria da appli­care a sé o ai propri cari con le dovute disposizioni: confessione, comunione eucaristica, recita del Credo, preghiera secondo le intenzioni del Santo Padre, visita all’effigie dei Santi Oronzo, Giu­sto e Fortunato ed un atto di carità ver­so i fratelli poveri. Ciò costituisce un modo per favorire la conversione ed il progresso spirituale dei fedeli.

Un atto ufficiale che, ab immemorabili tempo­re, accettato e ratificato da un Ponte­fice e reso ufficialmente vincolante e pastoralmente lecito per l’edificazione del popolo santo di Dio, rappresenta un evento di grazia spirituale e di rinnova­mento per l’intera comunità diocesana. Dal testo emerge anche un problema di ordine socio-religioso:

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Il clero, i responsabili cittadini ed il popolo della città e della diocesi di Lecce, unitamente all’intera provin­cia idruntina, mal sopportando la traslazione della festa del patrono principale Sant’Oronzo dal 26 agosto, giorno in cui da tempo immemorabile fu solita essere celebrata solenne­mente, alla successiva domenica, secondo quanto fu stabilito nel Breve dell’Illustrissimo Signore Nostro PioVII Pontefice Massimo, nel giorno 10 aprile corrente anno, riguardo alla riorganizzazione delle feste per il Regno delle Due Sicilie, supplicarono umilmente la Sacra Congregazione dei Riti, al fine di ottenere la facoltà di conservare la festa del Santo nel gior­no proprio. La stessa Sacra Congre­gazione dei Riti rispose alla richieste dell’Eminentissimo e Reverendissimo Signor Cardinale Naro.

Il 22 agosto 1818 il Papa ordina, per­tanto, di soprassedere sino al momento in cui non sarà redatto un altro Breve. Il 25 dello stesso mese viene attribuito alla stessa Congregazione la facoltà di definire la questione e di rispon­dere alle richieste pervenute. Essa, che deteneva i pieni poteri affidatigli dal Pontefice, ordinò attraverso il segretario referente, che il Breve pre­cedente venga riscritto. Anche se non esplicitamente chiarito nel suddetto documento, storicamente risulta poi che la richiesta sia stata accolta, in quanto ancora oggi si festeggia Sant’ Oronzo il 26 agosto e non la domenica successiva al giorno della ricorrenza.

 Maria Rosaria Contaldo

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