Concluso il corso Irc. Il valore della persona al centro dell’insegnamento della religione

Concluso il corso Irc. Il valore della persona al centro dell’insegnamento della religione

articolo ripreso da portalecce

Si è svolto nei giorni scorsi, nell’aula conferenze dell’Istituto superiore di scienze religiose metropolitano “Don Tonino Bello” a Lecce, l’incontro di formazione in servizio per gli insegnanti di religione centrato sul tema del valore della persona.

 

 

 

Ha aperto i lavori dell’incontro il saluto dell’arcivescovo Michele Seccia al quale è seguito l’intervento introduttivo di don Alessandro Saponaro, direttore dell’Ufficio diocesano per l’insegnamento della religione cattolica.

Ha proseguito la relazione di Simona Greco, direttrice del Consultorio diocesano, che si è soffermata sull’importanza di una comunicazione efficace, per poi dare spazio alla relazione di Cristiana Baldassare, psicologa presso lo stesso consultorio, che ha spiegato e illustrato gli aspetti dell’intelligenza emotiva e delle dipendenze.

Martedì 22 novembre è stata poi la volta di Mariano Longo, docente ordinario di sociologia presso l’Università del Salento, che ha posto particolare attenzione sulla persona al centro della società alla luce degli sviluppi pandemici e le nuove percezioni derivate. Ha concluso poi don Roberto Massaro, docente di teologia morale presso l’Istituto teologico “Regina Apuliae” di Molfetta, sulla persona al centro della Chiesa e sugli sviluppi antropologici e morali.

“È importante per un insegnante, specialmente nell’ambito della religione cattolica, aggiornarsi e formarsi sul loro ruolo educativo e di rapporto con i ragazzi nelle scuole – ha affermato don Alessandro Saponaro -”, specialmente “in questo rientro dagli anni difficili e di distanza scolastica della pandemia – ha aggiunto poi il prof. Longo nel suo intervento – in cui ci siamo tutti riscoperti in una collettiva fragilità sociale e da cui è certamente difficile riprendersi”.

“Ecco perché la persona va vista e messa al centro della società e quindi al centro della chiesa, oggi più che mai – ha concluso don Roberto Massaro -, studiandone gli sviluppi non solo sociologici ma anche morali, in cui l’insegnante di religione deve formarsi e camminare”.

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