L’Epifania del Mistero

L’Epifania del Mistero
 


1. “ Penso che abbiate sentito parlare del mistero della grazia di Dio a me affidato a vostro beneficio”
( Ef3,2 ).
Prendo spunto dalle prime parole del brano delle lettera agli Efesini che la liturgia di questa Solennità dell’Epifania del Signore proclama per tutti noi, per motivare il senso della omelia di questo giorno, ricco di significato e di grazia abbondante per la nostra Chiesa.

• Oggi con tutti voi rendo grazie al Signore per l’anniversario della mia ordinazione episcopale, sono a quota diciassette. Qualcuno, non tra noi, spero, legge in modo scaramantico questo numero. Per me si tratta di un piccolo segmento del fluire del tempo che fin da oggi mi inserisce nella cronologia dell’Eterno e dunque non può che essere grazia, benedizione, impegno, dono, offerta, servizio.
Ricordo, ma anche tanti tra voi presenti in quel giorno al Sacro rito nella Basilica di San Pietro, con commozione, gratitudine e fiducia nel saperlo intercessore nel Regno, il Servo di Dio Giovanni Paolo II che mi ha imposto le mani per il servizio episcopale costituendo me e gli altri undici vescovi ordinati come “Ministri della divina Epifania”.

• Questo è un giorno di festa per la nostra Chiesa che vede promossi al Sacro ordine del Diaconato due suoi figli, ambedue di questa città di Monte Sant’Angelo segnata da sempre da una particolare protezione e difesa dell’Arcangelo Michele che in questa Sacro speco veneriamo e invochiamo:

– Matteo Vivabene che dopo un lungo e diversificato cammino, vede autenticato con l’ordine del diaconato per il Sacerdozio, la scelta di fare della sua vita un dono totale a Cristo e un servizio generoso ai fratelli nella partecipazione all’unico Sacerdozio del Cristo Servo;

– Antonio Gentile: l’ordine del diaconato per il ministero, sia segno e richiamo alla carità pastorale, sorgente di fecondità spirituale nel mondo.

• Il diaconato permanente che “costituisce un importante arricchimento per la missione della Chiesa” (CCC, 1571 ), domanda ancora a tutti noi una rinnovata, articolata, profonda, meditata e non frettolosa riflessione che ci aiuti a comprendere in misura maggiore il suo originale e unico servizio da esercitarsi non in comproprietà o per qualche mascherata forma di delega e/o concessione o promozione, ma nello spirito della scelta fatta dalla Chiesa nella fedeltà al dettato conciliare.

Forse, dovendo aiutare l’intera nostra comunità ecclesiale ad approfondire e comprendere le istanze teologiche e pastorali di questo servizio e delle motivazioni che dovranno privilegiare la scelta degli eventuali candidati, ci verrà chiesta una sosta vissuta non in modo inerte, ma nella operosità della invocazione orante e della serena riflessione sì che “il mistero diaconale sia compreso in tutta la sua profondità” (Ratio fundamentalis, 16).

• Da alcuni decenni la nostra Chiesa nella solennità dell’Epifania, è chiamata a volgere la sua invocazione, la sua attenzione e la sua carità sollecita per il nostro Seminario e i candidati al Sacerdozio. Non manchi l’interesse e l’attenta sequela del presbiterio tutto verso gli adolescenti e i giovani interessati a una scelta di vita che faccia spazio alla chiamata del Signore Gesù a condividere in toto, nella libertà della risposta e nella gratuita conSacrazione, la partecipazione al suo Sacerdozio e le esigenze del Regno.

Talvolta, forse sbagliando, ho l’impressione che in molti di noi, presbiteri e laici, sia venuta meno la fiducia nell’istituzione Seminario Minore, e per una diversa valutazione della necessità di luoghi di discernimento e di accompagnamento vocazionale per gli adolescenti, e per una non decisa, puntuale e costante pastorale vocazionale fatta di incontri, di proposte continue e non episodiche.
Non possiamo non riflettere su un dato: dalla riapertura negli anni trenta fino ad oggi il nostro Seminario Arcivescovile ha donato alla Chiesa due vescovi, un centinaio di Sacerdoti, e molti laici impegnati. E’ un servizio per il quale impegniamo energie, risorse e attenzioni che devono attivare una diffusa collaborazione e quello che amo chiamare, un simpatico e cordiale coinvolgimento per la sua crescita e vitalità.

 


10/01/2007 Omelia per il XVII anniversario dell’Ordinazione episcopale – Monte San’Angelo, 5 gennaio 2007

Documenti allegati: Epifania 2007 XVII O.E..pdf
Pubblicazione TESTI E DISCORSI DI MONS. DOMENICO D’AMBROSIO