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scritti del 1980

Un grande dono del Signore

Un grande dono del Signore è il Papa. Perché?

Egli è la roccia sulla quale il Signore edifica la sua Chiesa, affinché dia unità e solidità a tutti i cristiani come loro capo visibile (Mt. 16, 18).

Egli è colui al quale il Signore affida come a suo vicario le chiavi della sua Chiesa (Mt. 16, 19).

Egli è colui al quale il Signore comanda di confermare, illuminare, guidare i fratelli nella fede (Lc. 22, 31-32).

Egli è colui al quale il Signore dà la missione di pascere gli agnelli e le pecorelle del suo gregge che è la Chiesa: annunziando la parola di Dio, proponendo le sue direttive, portando la vita soprannaturale della grazia divina (Gv. 20, 15-18).

E come tale si è presentato il Santo Padre nel suo pellegrinaggio ad Otranto il 5 ottobre c.

Il Papa Giovanni Paolo II è un grande dono del Signore perché, come nostro maestro, padre e pastore per volontà di Gesù, nell’omelia della Messa ci ha presentati i nostri beati 800 Martiri come eroici testimoni di Cristo nella fede, nella speranza e nell’amore cristiano, per cui sono graditi a Dio come un olocausto, viventi presso di Lui nell’amore, portavoce della grazia e della misericordia divina per i loro fratelli e sorelle sulla terra. Questi Martiri del 1480 hanno poi richiamato alla mente del Santo Padre i Martiri del nostro secolo, e in particolare i Martiri della non distante eroica Chiesa di Albania. Perciò, ha concluso il Papa, “essere spiritualmente vicini a tutti coloro che soffrono violenza a causa della loro fede è un dovere speciale di tutti i cristiani”. “Non dimentichiamo i Martiri dei nostri tempi. Non comportiamoci come se essi non esistessero”.

Il Papa Giovanni Paolo II è un grande dono del Signore perché, come nostro padre, maestro e pastore per volontà di Gesù, alla fine della Messa ha rivolto un affettuoso pensiero alla Madonna del Passo che sostenne gli 800 Martiri nella prova suprema del loro amore; e ha esortato “ogni cristiano e le famiglie cristiane” alla recita quotidiana del Rosario, per attingere coraggio e fiducia nel cammino della vita.

Il Papa Giovanni Paolo II è un grande dono del Signore perché, come nostro padre, maestro e pastore per volontà di Gesù, nella cattedrale, prendendo occasione del grandioso mosaico pavimentale ” enciclopedia per immagini”, ha richiamato i Vescovi, i Sacerdoti e i Religiosi all’importanza della catechesi e all’impegno che devono porre in essa. Degne di profonda meditazione sono le sue direttive: “La Chiesa in questo ventesimo secolo è invitata da Dio e dagli eventi, – i quali sono altrettanti appelli da parte di Dio – a rinnovare la sua fiducia nell’azione catechistica come in un compito assolutamente primordiale. Essa è invitata a consacrare alla catechesi le sue migliori risorse di uomini e di energie, senza risparmiare sforzi, fatiche e mezzi materiali, per meglio organizzarla e per formare un personale qualificato”.

Il Papa è un grande dono del Signore perché, come nostro padre, maestro e pastore per volontà di Gesù, sul Piazzale degli Eroi ha presentato ai giovani gli 800 Martiri Otrantini come mirabile esempio di amore alla Patria terrena e di autenticità della fede cristiana, per cui li ha esortati ad essere giovani di fede certa, forte, gioiosa e operosa, “di fronte alle suggestioni di certe ideologie contemporanee, che esaltano e proclamano l’ateismo teoretico o pratico”.

Il Papa Giovanni Paolo II è un grande dono di Dio perché, come nostro padre, maestro e pastore per volontà di Gesù, nell’aeroporto di Galatina ha esortato tutti a mantenere ferma la fede in Cristo, come fecero i Martiri di Otranto, nei momenti della prova e della sofferenza, e di fronte al turbinio della storia. Infatti “Gesù è la nostra pace, e guida gli avvenimenti per il bene di coloro che amano Dio umilmente e lo servono nei loro fratelli”.

Un grande dono del Signore è il Papa Giovanni Paolo II nel suo pellegrinaggio ad Otranto il 5 ottobre c. come nostro maestro, padre e pastore per volontà di Gesù. Per tale dono rendiamo grazie al Signore nostro Dio.

+ NICOLA RIEZZO

Arcivescovo

Da “L’ECO IDRUNTINA”, settembre-ottobre 1980.

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- Articolo su Il PAESE NUOVO che informa dell'avanzamento del processo di Canonizzazione -DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE 17 aprile 2008, n. 311  pubblicato sul Bollettino Regionale  Anno XXXIX BARI, 30 APRILE 2008 N. 69 per  l'Autorizzazione alla  tumulazione privilegiata di Mons. Nicola Riezzo.
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