il sito ufficiale per la canonizzazione di mons. Nicola Riezzo

scritti del 1998

Nella pace dei giusti

Dal 20 agosto, S.Ecc. Mons. Nicola Riezzo, Arcivescovo Emerito di Otranto, è nella Casa del Padre per il meritato premio del servo buono e fedele.

Il rito funebre, che il 22 agosto è stato celebrato nella Chiesa Madre di Squinzano, paese nativo e residenza ultima del defunto, è stato presieduto da S.Ecc. Mons. Cosmo Francesco Ruppi, Arcivescovo Metropolita di Lecce; molti i concelebranti, tra i Vescovi e sacerdoti, provenienti da diverse diocesi. Mons. Riezzo era ben noto al clero pugliese, che lo stimava e lo amava.

Profondamente raccolti erano i numerosi fedeli, consapevoli di aver conosciuto in Mons. Riezzo un vescovo santo e di partecipare alla sua messa esequiale non tanto per pregare in suo suffragio quanto per affidarsi alle sue preghiere.

S.Ecc. Mons. Riezzo ha vissuto la sua lunga vita (94 anni) prevalentemente in seminario o a contatto immediato con i seminaristi e con i loro educatori.

Seminario di Lecce (diocesi di origine): i cinque anni del ginnasio e i primi cinque anni di sacerdozio (1927-32), come superiore e come docente di lettere. Almo Collegio Capranica e Pontificia Università Gregoriana – Roma: per la frequenza dei corsi filosofici e teologici con relativa laurea in filosofia e in sacra teologia. Pontificio Seminario Regionale di Assisi (1932-1934): docente di filosofia nel liceo. Pontificio Seminario Regionale di Molfetta (1934-1958): titolare della cattedra di teologia dommatica e di ascetica e mistica.

Vescovo di Castellaneta (1958-1969) e, successivamente, Arcivescovo di Otranto (1969-1981), vive in episcopio, contiguo ai rispettivi seminari, ma presente, con paterna discrezione, nella vita dell’istituto, soprattutto presente nell’animo dei seminaristi per la sua semplicità e bontà, per la sua disponibilità ad ascoltarli, per la sua santità.

Entrato in diocesi il 1 giugno 1969, festa della SS. Trinità, S. Eccellenza si dimostrò subito molto vicino ai seminaristi, in particolare a quelli di liceo e di teologia. Volentieri accettava l’invito a celebrare la messa nella cappella del seminario, accoglieva con affabile semplicità i seminaristi per un doveroso saluto all’inizio e alla fine dell’anno scolastico, per gli auguri di S. Nicola, del Santo Natale e della Pasqua.

Incontrando i seminaristi, abbozzava sempre un sorriso paterno, rivolgeva loro una parolina di incoraggiamento e volentieri li riceveva in episcopio per colloqui privati; faceva questo soprattutto con i liceali e con i teologi.
Quasi ogni domenica, gradiva consumare il pranzo con i seminaristi, con i quali, poi, s’intratteneva nell’atrio in affabile conversazione, esortandoli ad essere solerti in tutto anche durante la ricreazione e… nel gioco del pallone.

Era sempre paternamente attento alla vita dell’istituto; avvertiva forte la sua responsabilità di vescovo verso il “cuore della diocesi”, ne presiedeva i consigli plenari (inizio e fino anno scolastico – consigli trimestrali); ogni anno convocava due o tre volte le commissioni del seminario: commissione per la formazione e commissione per l’economia, con le quali discuteva i problemi dell’istituto.

Per Mons. Riezzo punto fondamentale nella vita del Seminario era la formazione spirituale e culturale, fondate su una salda educazione umana.

Esortava i seminaristi a radicare la propria vita in Cristo Gesù attraverso la meditazione, specialmente durante le vacanze in famiglia, la partecipazione alla messa quotidiana, la frequenza dei sacramenti. Desiderava che amassero incessantemente Gesù.

Sac. Antonio Pasca

Da “IL NOSTRO SEMINARIO”, mensile del Centro Diocesano per le vocazioni, Archidiocesi di Otranto, nn. 9-10 settembre-ottobre 1998, Anno XL.

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- Articolo su Il PAESE NUOVO che informa dell'avanzamento del processo di Canonizzazione -DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE 17 aprile 2008, n. 311  pubblicato sul Bollettino Regionale  Anno XXXIX BARI, 30 APRILE 2008 N. 69 per  l'Autorizzazione alla  tumulazione privilegiata di Mons. Nicola Riezzo.
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