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Atti del 1969, Scritti di Mons. Riezzo

Dal discorso di Mons. Riezzo alla diocesi di Otranto il 28 aprile 1969

«E ora mi presento a voi»

«Ed ora mi presento a voi; mi presento con le parole che il Papa ha detto a noi vescovi it 4seohunt.com/www/www.mons-nicolariezzo.org. al iani, e che avete ascoltato pocanzi dal nostro caro Can. D.Paolo Ricciardi; ve le ripeto, perché sono preziosissime. Il vescovo cosa deve fare? Deve annunziare prima di tutto la parola di Dio; primo dovere del vescovo: annunziare, portare la parola di Dio, con l’esempio e con la parola, in tutti gli angoli della diocesi, non risparmiando al tempo, non risparmiando al sacrificio; dunque deve portare la parola di Dio, non la propria. Il vescovo non parla in nome proprio ma parla in nome di Gesù Cristo.

E poi il vescovo deve essere «padre, pastore, fratello, amico», (siamo nell’ambiente del terzo fiore: la fratellanza, lo spirito di famiglia); deve essere «ammonitore»: anche questa è espressione di carità cristiana; «consolatore in mezzo al popolo di Dio»; «la sua presenza sia abituale e popolare, la sua autorità forte e soave» (forte e soave: quanto è difficile mettere insieme questi due aggettivi!); «la sua conversazione possibile e familiare»: ecco la figura del vescovo, come la vuole il Papa.

Ed io mi sforzerò di essere così, e chiedo il vostro aiuto, la vostra collaborazione, non soltanto attraverso l’affetto e attraverso la devozione, ma soprattutto attraverso la preghiera: chiedo a ciascuno di voi il dono della preghiera per il vescovo; ne ha bisogno, grande bisogno: il campo è vastissimo, le difficoltà sono immense; per convertire una sola anima c’è bisogno della grazia del Signore; una sola anima! Per migliorare una sola anima nel campo spirituale, c’è bisogno della Grazia, e la Grazia si ottiene con questa via ordinaria della preghiera. Aiutatemi Coinstar fees con la vostra preghiera, ogni giorno, un pensiero innanzi al trono di Dio salga dal vostro cuore in favore del vostro vescovo. Aiutatemi a portare la croce del Signore, e senza questo aiuto della vostra preghiera la mia missione è per metà fallita.

Chiedo preghiere a voi presenti, a voi sacerdoti, a voi religiosi, a voi fedeli, chiedo preghiere agli assenti, alle Clarisse di Soleto, chiedo preghiere ai fanciulli, chiedo preghiere in modo particolare ai malati: la offerta delle proprie sofferenze al Signore, di una preghiera efficacissima, perché la mia missione possa essere efficace in mezzo a voi, possa portare i frutti che dovrebbe portare, di santificare e salvare la nostra anima.

E da parte mia non mancherà la preghiera per voi, ogni giorno, nella S.Messa, una preghiera speciale al Signore, perché Egli nella sua infinita bontà e datore di ogni bene vi aiuti a fare passi, e notevoli passi, in avanti, sull’ unica via che conduce al Paradiso.

Teniamoci uniti come un grande esercito, animato dall’amore soprannaturale al Signore; teniamoci uniti in una grande famiglia, e camminiamo insieme compattamente nell’unica via che conduce al Paradiso; è lì che ci aspetta l’amico Gesù, è lì che ci aspetta la Mamma celeste, Maria Santissima: vi affido a Lei, vi affido a Lei, sempre!

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- Articolo su Il PAESE NUOVO che informa dell'avanzamento del processo di Canonizzazione -DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE 17 aprile 2008, n. 311  pubblicato sul Bollettino Regionale  Anno XXXIX BARI, 30 APRILE 2008 N. 69 per  l'Autorizzazione alla  tumulazione privilegiata di Mons. Nicola Riezzo.
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