Mons. Nicola Riezzo » Scritti sulla Speranza http://www.mons-nicolariezzo.org il sito ufficiale per la canonizzazione di mons. Nicola Riezzo Wed, 01 Oct 2014 18:01:16 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=3.5.1 Pensieri di fede e di conforto http://www.mons-nicolariezzo.org/pensieri-di-fede-e-di-conforto/ http://www.mons-nicolariezzo.org/pensieri-di-fede-e-di-conforto/#comments Sun, 18 Oct 2009 06:30:22 +0000 admin http://www.mons-nicolariezzo.org/?p=250 ATTI ANNO 1975 IV  (SPLENDORE DI FEDE)

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“L’unione di coloro che sono in camino con i fratelli morti nella pace di Cristo non è spezzata”.

Essi ci amano e pregano per noi, perché abbiamo insieme “la stessa carità di Dio e del prossimo, e cantiamo lo stesso inno di gloria al nostro Dio” (Lumen gentium, n.49). Possiamo quindi godere della presenza dei nostri fratelli defunti e della loro amicizia (n.73).

Noi supplichiamo il Signore di accogliere nel suo regno i nostri fratelli defunti, di concederci di ritrovarci insieme a godere per sempre della sua gloria, e di andare incontro al Cristo, quando Egli, che è la nostra vita, apparirà nella gloria (n.96).

+ NICOLA RIEZZO Arcivescovo

(da L’Eco Idruntina n.4 – aprile 1975)

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Il rituale delle esequie è celebrazione del mistero pasquale di Cristo http://www.mons-nicolariezzo.org/il-rituale-delle-esequie-e-celebrazione-del-mistero-pasquale-di-cristo/ http://www.mons-nicolariezzo.org/il-rituale-delle-esequie-e-celebrazione-del-mistero-pasquale-di-cristo/#comments Wed, 14 Oct 2009 06:00:07 +0000 admin http://www.mons-nicolariezzo.org/?p=243 ATTI ANNO 1975 IV  (SPLENDORE DI FEDE)

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Eccone le ragioni:

IL RITUALE DELLE ESEQUIE ESPRIME LA FEDE CHE IL PARADISO E LA RISURREZIONE GLORIOSA DEI MORTI SONO DONI MERITATICI DA CRISTO CON IL SUO MISTERO PASQUALE.

Dio ci ha salvati con la morte e la risurrezione del suo Figlio (n.49).

Gesù morendo sulla croce ha aperto ai fedeli le porte della vita, della luce, della gioia, della pace (n.51).

Dio con la morte di croce del suo Figlio ha vinto la nostra morte (n.89).

Dio con la gloriosa risurrezione del suo Figlio ci ha ridata la vita immortale (n.89).

Dio ha unito gli uomini alla vittoria pasquale di Cristo (n.87).

La morte è vinta e sconfitta dal suo avversario Gesù Cristo (n.191).

IL RITUALE DELLE ESEUIE ESPRIME LA FEDE CHE GESU’ RISORTO E’ MODELLO DELLA NOSTRA RISURREZIONE GLORIOSA, cioè, i defunti, come Gesù, passeranno dalla morte alla vita riguardo al corpo.

Cristo, primogenito di coloro che risorgono, trasformerà il nostro corpo mortale a immagine del suo corpo glorioso (n.88).

Risorgeremo in Cristo a nuova vita (n.136).

Nei fedeli defunti si compie il mistero di Cristo morto e risorto (n.30).

Nel rituale vi è la narrazione della morte e risurrezione di Gesù (n. 206).

Il cero pasquale, che si mette a capo del feretro (n.51), essendo simbolo di Cristo risorto, esprime che il defunto risorgerà come Cristo è risorto.

IL RITUALE DELLE ESEQUIE ESPRIME LA FEDE CHE IL DEFUNTO RISORGERA’ COME CISTO, SE E’ VISSUTO NELLA GRAZIA SANTIFICANTE, che il Redentore morto e risorto ci ha meritata, e che ci fa simili al suo mistero pasquale, perché con essa si muore al peccato e si risuscita a vita santa, rappresentando spiritualmente la morte e la risurrezione di Gesù (Col. 2, 12).

Il fedele che muore in grazia santificante passa dall’attuazione spirituale del mistero pasquale di Cristo, all’attuazione fisica del medesimo mistero nel giorno del giudizio universale.
O Dio, concedi al nostro fratello che si è addormentato in Cristo di risvegliarsi con lui nella gioia della risurrezione (n.94).

Se siamo morti (al peccato) con Cristo crediamo che vivremo con lui (Rom. 6,8. – n.186).

Chi crede nel Figlio ha la vita eterna ed io lo risusciterò nell’ultimo giorno (n.214).

Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna ed io lo risusciterò nell’ultimo giorno (n.214).

+ NICOLA RIEZZO Arcivescovo

(da L’Eco Idruntina n.4 – aprile 1975)

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Credo nel mistero pasquale di Cristo http://www.mons-nicolariezzo.org/credo-nel-mistero-pasquale-di-cristo/ http://www.mons-nicolariezzo.org/credo-nel-mistero-pasquale-di-cristo/#comments Mon, 12 Oct 2009 06:00:44 +0000 admin http://www.mons-nicolariezzo.org/?p=237 ATTI ANNO 1975 IV  (SPLENDORE DI FEDE)

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Riguardo al mistero pasquale di Cristo ecco come si esprime il Concilio Vaticano II:

“Dio, il quale vuole che tutti si salvino e arrivino alla conoscenza della verità, mandò il suo Figlio, Verbo fatto carne, unto di Spirito santo, ad annunziare la buona novella ai poveri, a risanare i cuori affranti, medico della carne e dello spirito, mediatore di Dio e degli uomini. Infatti la sua umanità, nella unità della persona del Verbo, fu strumento della nostra salvezza. Per cui in Cristo avvenne il perfetto compimento della nostra riconciliazione e ci fu datala pienezza del culto divino.

Quest’opera della redenzione umana e della perfetta glorificazione di Dio, è stata compiuta da Cristo signore, specialmente per mezzo del mistero pasquale della sua beata passione, risurrezione da morte e gloriosa ascensione, mistero col quale morendo ha distrutto la nostra morte e risorgendo ci ha ridonato la vita. Infatti dal costato di Cristo dormiente sulla croce è scaturito il mirabile sacramento di salvezza di tutta la Chiesa.

Perciò, come il Cristo fu inviato dal Padrecosì anch’egli ha inviato gli apostoli, ripieni di Spirito santo, non solo perché predicando il vangelo a tutti gli uomini annunziassero che il figlio di Dio con la sua  morte e risurrezione ci ha liberati dal potere di satana e dalla morte e ci ha trasferiti nel regno del Padre, ma anche perchè attuassero per mezzo del sacrificio e dei sacramenti, sui quali si impernia la vita liturgica, l’opera della salvezza che annunziavano”. (S.Concilium, n.5 e 6)

Da queste parole risulta che il Concilio Vaticano II insegna:

Il mistero pasquale di Cristo consiste nella sua beata passione, risurrezione da morte e gloriosa ascensione.

Specialmente per mezzo del mistero pasquale di Cristo ha compiuto la redenzione o salvezza di tutto l’uomo: cioè, sia riguardo all’ anima (visione intuitiva di Dio in paradiso, talvolta preceduta dalla vita di purificazione e di carità verso Dio e il prossimo in purgatorio), sia riguardo al corpo (risurrezione); e per l’attuazione di tale salvezza Egli ha voluto nella Chiesa pellegrina il sacrificio eucaristico e i sacramenti, che, come insegna il Concilio di Trento (Denz. 821), ci portano com e dono principal e la grazia santificante, la quale, come chicco di grano, si sviluppa nella pianta della vita eterna del paradiso e della risurrezione.

La suddetta vita soprannaturale di redenzione nell’unica Chiesa che è in paradiso, nel purgatorio e sulla terra fluisce come causa meritoria (Conc. Di Trento, Denz. 799) da Gesù mediante il suo mistero pasquale. Perciò Gesù con la sua beata passione e risurrezione è il capo vivificante della Chiesa nelle sue tre regioni: in paradiso, in purgatorio e sulla terra; e insieme la medesima Chiesa è il corpo mistico di Cristo, e tutti i cristiani viventi in paradiso, nel purgatorio e sulla terra sono incorporati a Gesù capo, come tralci alla vite (Giov. 15,4), e come piantine innestate al grande albero dal quale ricevono la linfa vitale. (Rom. 6,5).

L’incorporazione a Cristo inizia con il battesimo e si perfezione con i sacramenti dei vivi e con il sacrificio eucaristico.

Per la chiarezza poi si noti che la vita soprannaturale di redenzione nella Chiesa fluisce da Dio (per appropriazione dallo Spirito santo) come da  causa efficiente, per cui lo Spirito santo è l’anima della Chiesa. (Lumen gentium, n.7 e 49).

+ NICOLA RIEZZO Arcivescovo

(da L’Eco Idruntina n.4 – aprile 1975)

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Credo nel Paradiso http://www.mons-nicolariezzo.org/credo-nel-paradiso/ http://www.mons-nicolariezzo.org/credo-nel-paradiso/#comments Fri, 09 Oct 2009 06:00:37 +0000 admin http://www.mons-nicolariezzo.org/?p=229 ATTI ANNO 1975 IV  (SPLENDORE DI FEDE)

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“In faccia alla morte l’ enigma della condizione umana diventa sommo. Non solo si affligge, l’uomo, al pensiero dell’avvicinarsi del dolore e della dissoluzione del corpo, ma anche, ed anzi più ancora, per il timore che tutto finisca per sempre.

La Chiesa invece, istruita della rivelazione, afferma che l’uomo è stato creato da Dio per un fine di felicità oltre i confini della miseria terrena”. Così il Concilio Vaticano II: Gaudium et spes n.18.

Nel rituale delle esequie si continua nella stessa linea, perché i defunti in Cristo dimorano nella luce della casa del Padre Celeste (n.118) dove non c’è né pianto, ma pace e gioia (n.118).

sono accolti nella comunione dei santi nel cielo (n.96)

vedono Dio così come egli è (n.197)

posseggono in eredità Dio (n.187)

in Dio si allietano di gioia perenne (n.87)

vivono in Dio (n.136)

hanno la grande ricompensa della loro vita santa (n.202; 118; 205)

sono accolti nella pace eterna (n.88)

lodano Dio senza fine nella beatitudine del cielo (n.118)

raggiungono la patria celeste (n.194)

per essi la morte si trasforma in aurora di vita eterna (n.73).

+ NICOLA RIEZZO Arcivescovo

(da L’Eco Idruntina n.4 – aprile 1975)

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Credo nell’immortalità dell’anima umana http://www.mons-nicolariezzo.org/credo-nellimmortalita-dellanima-umana/ http://www.mons-nicolariezzo.org/credo-nellimmortalita-dellanima-umana/#comments Tue, 06 Oct 2009 06:00:33 +0000 admin http://www.mons-nicolariezzo.org/?p=207 ATTI ANNO 1975 IV  (SPLENDORE DI FEDE)

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Il Concilio Vaticano II insegna che l’uomo è un essere ragionevole composto di anima e corpo. E’ soggetto alla morte, non riguardo all’anima, perché spiritu ale e immort ale, ma riguardo al corpo. Dalla morte corporale l’uomo sarebbe stato e sentato se non avesse peccato. (Gaudium et spes, n.14, 18).

Queste verità della fede sono affermate nel Rituale delle esequie:

- l’uomo è mortale riguardo al corpo, cessa di vivere riguardo al corpo (n.73) il quale ritorna alla terra da cui fu tratto (n.155)

- Dio ha rivelato che per la disubbidienza alla sue leggi è entrata nel mondo la morte. (n.106; 185; prefazio dei defunti IV).

Per l’immortalità dell’uomo riguardo all’anima ecco alcune affermazioni del Rituale:

“Con la fede che ci viene da Cristo crediamo che questo bambino defunto che nel battesimo è divenuto figlio di Dio, vive fin d’ora nella gioia del paradiso” (n.141).

“O Dio, concedi che mentre il corpo viene sepolto, l’anima libera da ogni vincolo di peccato, in te si allieti di gioia perenne, insieme ai tuoi santi, in attesa della risurrezione nel giorno del giudizio universale” (n.87; 94).

Gesù al buon ladrone dice: “In verità ti dico oggi sarai con me in paradiso” (n.209).

“Beati fin d’ora i morti che muoiono nel Signore” (n.199).

+ NICOLA RIEZZO Arcivescovo

(da L’Eco Idruntina n.4 – aprile 1975)

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Atti anno 1975 IV (Splendore di Fede) http://www.mons-nicolariezzo.org/atti-anno-1975-iv-splendore-di-fede-2/ http://www.mons-nicolariezzo.org/atti-anno-1975-iv-splendore-di-fede-2/#comments Mon, 05 Oct 2009 06:00:58 +0000 admin http://www.mons-nicolariezzo.org/?p=204 images

La S. Congregazione per il culto divino nel decreto di promulgazione del Rituale delle esequie (15-8-1969) dice: “Con i riti delle esequie la pia Madre Chiesa ha sempre inteso non solo raccomandare i defunti a Dio, ma anche rinvigorire la speranza dei suoi figli, e testimoniare la sua fede che i battezzati unita a Cristo risorgeranno a vita nuova”.

+ NICOLA RIEZZO Arcivescovo

(da L’Eco Idruntina n.4 – aprile 1975)

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