Agli anziani: …………..

Agli anziani: la vostra esperienza, ricchezza per la Chiesa

Data: 06/06/2009

Il nuovo Arcivescovo ci scrive agli Anziani

PRIMO PIANO: il nuovo Arcivescovo ci scrive
L’appuntamento settimanale che mi vede presente sul nostro settimanale, questa volta
vuole essere una parola di saluto e un primo segnale di apertura per un dialogo che
nella stagione del mio servizio episcopale avrà come certi interlocutori gli
appartenenti alla cosiddetta ‘terza età’: gli anziani, una fascia di età sempre più
numerosa all’interno delle nostre comunità.

Non sta a me sottolineare le ragioni di questo aumento.

Gli esperti di un tale fenomeno ne hanno ampiamente, in studi e ricerche, esposte e
motivate le ragioni.

Per quello che dovrà essere uno dei connotati del mio ministero, quello dell’ascolto e
del dialogo con le varie componenti della nostra realtà ecclesiale, voi anziani e dunque
miei colleghi, troverete nel vescovo un interlocutore attento, sensibile e pronto a
recepire i vostri apporti, la vostra esperienza, la vostra fede provata, la vostra
disponibilità a lavorare per il Regno di Dio.

Nel tempo della fretta, delle corse e della improvvisazione, la lunga stagione della
vostra vita e le esperienze scaturite e maturate dall’impegno e dalla diuturna e provata
fedeltà alla famiglia, al lavoro, all’impegno civico, sono garanzie e ricchezze che
possono donare qualcosa di nuovo e di sicuro alla vita delle nostre realtà ecclesiali,
talvolta incapaci di cogliere l’apporto specifico e insostituibile delle persone esperte
di anni.

Dunque, cari amici e, in forza dell’età, cari colleghi, aspetto di incontrarvi e
di ascoltarvi.

Voi in fondo siete la storia viva che narra e racconta, non per aver appreso dai libri ma
per aver vissuto sulla propria pelle la fatica di una vita, la vostra/nostra, chiamata a
misurarsi con la grande tragedia del secolo scorso: il dramma della seconda guerra
mondiale e l’incertezza della ricostruzione di un paese distrutto e provato nel dinamismo
della sua speranza.

Una speranza ricostruita e ridonata a noi credenti da quella grande primavera della
Chiesa che è stato il Concilio Vaticano II che ha relegato nell’angolo i profeti di
sventura e ha restituito alla ‘sposa di Cristo’ il passo spedito chiamando tutti i
battezzati al coinvolgimento responsabile e partecipe per l’avvento e la costruzione
della città di Dio nella città degli uomini.

Ha da aggiungere una parola di gratitudine per la fedeltà ai vostri compiti nella vita
familiare e sociale, per la testimonianza di vita cristiana che di sicuro è un fiore
all’occhiello nella vostra esperienza di cristiani adulti.

Devo aggiungere una grazie particolare per tutto quello che avete saputo donare in
termini di simpatia, di attenzione, di disponibilità, di partecipazione, per molti anche
di dedizione, nelle vostre parrocchie, nei gruppi, nei movimenti, nelle realtà
ecclesiali.

Ora, voi ed io, siamo chiamati a guardare insieme, con lo stesso amore, con la stessa
passione, con lo stesso impegno, al nuovo che la Chiesa di Lecce, fedele alla sua storia
e al suo amore indiscusso per Cristo Gesù, deve realizzare senza fermare con soste
indebite il proprio passo.

Mancano pochi giorni al mio arrivo tra voi e il desiderio di conoscervi per amarvi si fa
sempre più forte e insistente. Pregate per me, prego per voi.

Il Signore vi benedica.

Autore/Fonte: Mons. Domenico D’Ambrosio