“Grazia a voi e pace da Gesù Cristo, il testimone fedele, il primogenito dei morti e il principe dei re della terra “ ( Ap1,5).
1. Vi accolgo e vi saluto con le parole dell’Apocalisse, fratelli e sorelle di questa Santa Chiesa nella quale il Signore ci fa crescere e maturare nella fedeltà alla sua parola, nel servizio di amore che qualifica la nostra presenza e la nostra testimonianza al mondo.
Siamo ben consapevoli che la grazia e la pace vengono a noi dal Cristo Gesù, il testimone fedele, l’unico mediatore tra noi e il Padre, fattosi uomo tra gli uomini.
Siete venuti in tanti dalle varie comunità. Vedo e li ringrazio, una significativa presenza di giovani : hanno accolto l’invito che ho rivolto loro sabato scorso nella grande e partecipata celebrazione della Giornata Mondiale della Gioventù a Monte Sant’Angelo. Ormai più che mai siete al centro dell’attenzione, della riflessione e dell’impegno della nostra Chiesa che nei prossimi anni vi vuole partecipi a pieno titolo di quella scelta missionaria che è alla base dell’itinerario che stiamo percorrendo nell’annunzio del Vangelo.
Sono convinto, e con me i vostri Sacerdoti, che c’è un ampio credito di fiducia che vi dobbiamo. Non potete continuare a rimanere semplici e usuali destinatari delle nostre preoccupazioni pastorali tese a formare in voi il cristiano adulto e maturo. Vi chiedo, vi chiediamo di accogliere e sentire la non ulteriore procrastinabilità del vostro esserci accanto come missionari e testimoni dell’annunzio che salva.
Dunque non più imprestati e occasionali operai nella vigna del Signore, ma responsabili a pieno titolo, con contratto definitivo e a tempo indeterminato.
(testo completo in allegato – pdf) |