IN PIAZZA DUOMO IL CENACOLO LECCESE

IN PIAZZA DUOMO IL CENACOLO LECCESE

LA VEGLIA/MANDA IL TUO SPIRITO A RINNOVARE LA TERRA 

 

La Messa Vespertina nella Vigilia di Pentecoste si celebra la sera del sabato, prima o dopo i Vespri della Domenica di Pentecoste. Sono proposte quattro letture a scelta dell’A.T. come prima lettura. Se si ritiene opportuno fare una celebrazione prolungata, si potranno inserire i Vespri nella celebrazione della Messa con una lettura più abbondante della Parola di Dio scegliendo tra le letture indicate per questa celebrazione nel Leziona­rio festivo. Al termine delle letture dell’A.T. si canta il gloria, si dice la colletta e si prosegue con l’epistola e il Vangelo. In questa messa vespertina nella vigilia di Pentecoste chiedia­mo che lo Spirito ci riempia della sua forza rinnovatrice: “manda il tuo spirito, Signore, a rinnovare la terra” è l’incessante preghiera di questa eucaristia. È la festa dello Spirito rinnovatore che fa tutto nuovo, tutto ricompo­ne e tutto ricrea con la vita nuova della nuova creazione. La Pasqua inizia con la vittoria della vita nel Signore risorto e culmina nello Spirito di vita che ha risuscitato Gesù dalla morte e infonde la sua nuova vita alla crea­zione intera. Lo Spirito rinnovatore è sempre presente nell’opera di Dio. Per il soffio dello Spirito l’uomo è immagine e somiglianza di Dio. Lo Spirito mosse la speranza nella pro­messa annunciata dai profeti in tutto il tempo precedente il Messia. La sua forza spinse Mosè a guidare il popolo di Dio dalla schia­vitù d’Egitto verso la terra promessa. È lo spirito che feconda il seno verginale di Maria nell’Incarnazione del Verbo. È lo Spirito che completa la presenza trinitaria nel battesimo di Gesù e lo conduce nel deserto perché si confermi nella missione.

È lo Spirito di Dio che porta l’amore di Gesù fino a dare la vita e nella morte accoglie l’ultimo respiro di Gesù che si affida nelle mani del Padre. La tappa della morte si è conclusa, perché la morte è stata vinta. Inizia la tappa della vita. È lo Spirito che risuscita Gesù e risusciterà anche noi. E il Cristo risorto infonde lo Spirito negli Apostoli con il dono di rimettere i peccati. È lo Spirito che anima la fede dei discepoli per credere nella risurrezione del Signore e illumina le loro menti per comprendere per le Scritture. È lo Spirito che scende dal cielo nel giorno di Pentecoste e trasforma gli apostoli in testimoni coraggiosi di Cristo Signore; con loro inizia la tappa dell’umanità nuova, capa­ce di comprendersi nel linguaggio della fede, della speranza e dell’amore. La torre di Ba­bele di cui parla la prima lettura è simbolo di un’umanità che si frantuma in mille cocci di disunione; il cenacolo della Pentecoste è sim­bolo e inizio dell’azione riunificatrice dello Spirito, che radunerà tutte le genti del mondo in un solo popolo. È lo Spirito che ratifica la funzione della Chiesa di essere il nuovo corpo in cui nel corso dei secoli si rende presente lo Spirito di Cristo risorto. Egli la conferma anche nella missione di annunciare e applica­re la salvezza di Dio a tutti gli uomini di tutti i popoli. Dall’inizio della creazione sino alla fine dei tempi, quando la nuova creazione sarà restaurata in Cristo, lo Spirito Santo è stato e sarà l’impulso, il soffio, l’amore e la vita di Dio che agisce nella storia della salvezza. Questa Chiesa è cenacolo, questa assemblea è comunità ecclesiale, noi siamo discepoli riuniti e il Signore risorto ci manda lo Spirito. Lasciamoci riempire e trasformare da Lui.

 Piero Quarta

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