Madre e Regina
Preghiera a conclusione della processione della Madonna di Siponto
 


1. Vergine Maria, Madre di Dio,
madre nostra e Regina di Siponto
da secoli accompagni con il tuo amore materno
il nostro cammino.
La nostra storia,
segnata talvolta da speranze tradite,
visitata da tragedie immani,
devastata da flagelli e violenze,
ha ora nascosta, ora svelata,
la tua presenza.
Distruzioni, Saccheggi e forze avverse
hanno cancellato
la ricchezza della nostra fede,
incisa sulle pietre,
hanno depredato le vestigia
e le bellezze dei nostri monumenti
ma tu sei sempre riapparsa,
rimanendo e soffrendo con noi
per consolare, ridare fiducia,
indicare il percorso sicuro
che ci conduce a Cristo tuo Figlio,
“bellezza antica e sempre nuova”.

2. Madre Santa,
questo popolo è a te conSacrato
e a te oggi si riaffida.
Non hai mai allontanato
il tuo sguardo dalla nostra storia,
il nostro penare quotidiano non ti è nascosto.
Le nostre gioie, le nostre speranze
sono a te note e consegnate.
Il tuo grande occhio, forse mesto e pensoso
– d’altronde come può una madre
non far sue le sofferenze dei figli? –
scruta e scandaglia noi,
come popolo e come singoli.
Riesci a conquistare tutti e
ci fai dono della tua unica e grande ricchezza:
il Dio Bambino
che avvolgi nelle tue braccia
quasi sollevandolo
perché come i Magi,
con la povertà della nostra vita ,
ci prostriamo davanti a Lui
e Lo adoriamo.

3. Madre Santa, Regina di Siponto,
continua a vegliare su tutti noi.

Proteggi i nostri bambini :
che siano accolti, amati,
rispettati, protetti e difesi.

I nostri giovani sono inquieti e irrequieti:
li abbiamo privati di certezze,
sono costretti a inseguire chimere
o a scegliere il nulla e l’evasione distruttrice
perché i loro progetti non hanno spazio
in una società arrivista ed egoista.

Noi adulti ci sentiamo
in parte arrivati e in parte sconfitti.
Non riusciamo a individuare e a seguire
il percorso giusto e sicuro:
stanchi e sfiduciati come siamo!

Gli anziani,
ricchezza e vanto delle nostre comunità,
forse li abbiamo ridotti al silenzio
privandoci della loro saggezza
e della forza della loro esperienza.

4. Madre Santa a te ricorriamo:
aumenta tra noi il numero dei delusi,
si ingrossa la fila dei cinici,
pur essendo uomini di mare,
di fronte al pericolo
abbiamo paura di lottare;
spesso preferiamo, come si suol dire,
tirare i remi in barca,
badiamo al nostro ’particulare’;
gli altri, soprattutto i poveri, gli immigrati,
i disadattati, i diversi,
li consideriamo talvolta,
disturbatori della nostra quiete
faticosamente raggiunta.

5.Madre Santa,
ma tra noi ci sono quelli
che credono, amano, servono
con disinteresse e gratuità,
pronti nel farsi cirenei,
capaci di portare
la propria e l’altrui croce,
che vanno a scavare
anche le miserie nascoste e pudiche
non per mortificare
ma per sostenere e aiutare.
Tra noi ci sono e in aumento
quelli che impegnano tempo, energie, amore
per, con e a vantaggio di chi tende le mani.
Ma siamo ancora minoranza
che non ha la forza di muovere
la roccia dell’indifferenza,
la protervia degli egoisti,
la violenza di chi non riconosce
in ogni uomo l’immagine del Figlio tuo.
Perciò, come gli sposi a Cana di Galilea
siamo a corto di vino:
quello dell’impegno, del servizio,
dello sguardo attento alla storia
con le suo gioie e conquiste
ma anche con le sue tristezze e le sue sconfitte!

6. Madre, Regina di Siponto,
continua a guardare questo tuo popolo,
abbiamo urgenza tutti
di rimboccarci le maniche e servire,
con la tenacia dell’operaio scrupoloso,
questa nostra comunità.
Manfredonia ti appartiene: è la tua casa!
Aiutaci a renderla accogliente
per tutti, ospiti e stranieri.
Che possa mostrare le sue bellezze,
impegnati come siamo
a non imbrattarle e a non violentarle.
Sentiamo forte il bisogno
di un rinnovamento sicuro e deciso:
Tu ci indichi un mezzo sicuro ed efficace,
ripetendo a noi la parola
che un giorno dicesti a Cana,
alla festa di nozze, ai servi:
“Fate quello che egli vi dirà”.
Sì vogliamo ribadire la nostra scelta:
al seguito di Cristo
per ascoltare la sua parola
e metterla in pratica.
E si compirà il miracolo
del nuovo impegno, della disponibilità generosa,
per fare della nostra comunità
la casa dell’amore,
la tenda per il riposo,
il luogo del dialogo
e la fucina per realizzare
gli attesi ‘cieli nuovi e terra nuova’.

Madre nostra e Regina
Prega per noi,
intercedi per questa città
che si riconsegna
e si affida a te.

Amen.

 


01/09/2005 31 agosto 2005, Preghiera a conclusione della processione della Madonna di Siponto

Pubblicazione TESTI E DISCORSI DI MONS. DOMENICO D’AMBROSIO